Il deserto dei Tartari è un romanzo di Dino Buzzati. Pubblicato nel 1940, segnò la consacrazione di Buzzati tra i grandi scrittori del Novecento italiano.
È un sentimento comune, io penso, alla maggioranza degli uomini, soprattutto se incasellati nell’esistenza ad orario delle città. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva”. »
Il tema centrale del romanzo è dunque quello della fuga del tempo.
A Venezia, il Deserto dei Tartari sarà in scena al Teatro Carlo Goldoni dal 23-27 novembre 2016.
Il protagonista è Giovanni Drogo, un giovane e speranzoso tenente mandato in servizio presso un non meglio identificato distaccamento militare ai confini del mondo, la “Fortezza Bastiani”, relegata in cima ad un’impervia montagna e che da subito appare come sospesa tra sogno e veglia.
Quando Drogo giunge alla Fortezza, è convinto di trascorrere in quel luogo desolato solo qualche mese, per poi tornare alla vita normale.
Dopo poco però, la pacata e monotona vita della Fortezza Bastiani, la disciplina militare, gli orari dell’esistenza comunitaria e la convinzione o illusione che di lì a poco il nemico arriverà, fanno presa su Giovanni Drogo che, senza rendersene conto, trascorre in quel luogo remoto tutti gli anni della sua esistenza.
Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico all’orizzonte si trasforma a poco a poco quasi in un’ossessione metafisica, in cui si fondono il desiderio di eroismo e la necessità dell’uomo di dare un senso alla propria esistenza.
Mentre trascorrono i decenni, e mentre si seguono le vite degli altri soldati della Fortezza, Drogo rimane fatalmente incatenato a questa condizione tra speranza e disillusione; quando, per una breve licenza, potrà rientrare nel mondo reale, percepirà tutto il senso di irreparabile distacco rispetto agli amici di un tempo e alla fidanzata.
L’arrivo del nemico, si rivela infine un momento simbolicamente unico: quando finalmente i Tartari, a lungo attesi, avanzano verso la Fortezza, Drogo, precocemente invecchiato, ammalato, viene frettolosamente congedato e trascorre la sua ultima notte in un’anonima locanda, sulla via del ritorno.
Il momento della morte diventa però per il protagonista una vera rivelazione: dopo un’esistenza spesa e sfumata nell’attesa di un evento che dia un senso alla propria vita, Drogo capisce, guardando la sua piccola porzione di stelle, che la vera vittoria è la sua.
QUANDO E DOVE
- Il Deserto dei Tartari
- Teatro Stabile del Veneto
- Di: Dino Buzzati
- Adattamento teatrale e regia: Paolo Valerio
- Movimenti di scena: Monica Codena
- Scene: Antonio Panzuto
- Video: Raffaella Rivi
- Costumi: Chiara Defant
- Musiche originali: Antonio Di Pofi
- Luci: Enrico Berardi
- con (in ordine alfabetico): Alessandro Dinuzzi, Simone Faloppa, Emanuele Fortunati, Aldo Gentileschi (fisarmonica), Marina La Placa (theremin),
Marco Morellini, Roberto Petruzzelli, Stefano Scandaletti, Paolo Valerio - Le immagini dello spettacolo sono tratte dai quadri di Dino Buzzati
Dedicato ad Almerina Buzzati
- Durata: 1h 40′ atto unico
- biglietteria Lunedì > sabato 10.00/13.00 – 15.00/18.30
In tutte le giornate di spettacolo 10.00/13.00 – 15.00/inizio spettacolo
Domeniche con spettacolo 15.00/inizio spettacolo - Tel 041 2402014 lunedì > sabato 10.00/13.00 – 15.00/18.30
Pubblicato il: 21 novembre 2016
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