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45 mln di € per andare da Venezia in Svizzera in barca

Originally posted on 23 Maggio 2016 @ 7:02

L’Istituto per i Navigli/ Associazione Amici dei Navigli ha pubblicato un manifesto che mira a ripristinare entro il 16 agosto del 2019, duecento anni dopo l’inaugurazione del Naviglio di Pavia, l’Idrovia Locarno-Milano-Venezia.

Un obiettivo al quale lavora ormai da decenni, ma che negli ultimi anni ha fatto molti passi avanti. Secondo l’associazione mancano infatti solo 45 milioni di euro.

Molte conche di navigazione sono state restaurate infatti già ristrutturate o restaurate, estesi tratti delle sponde del Naviglio Grande sono state consolidate, alcuni approdi sono stati recuperati e altri realizzati ex novo.

Il manifesto programmatico sarà presentato il 24 maggio e punta a fare della darsena di Milano uno dei principali porti d’Europa per il turismo culturale tra l’Europa continentale e il Mediterraneo.

Per il completamento del tratto dalla Svizzera, dal Piemonte e dal Verbano (Lago Maggiore) alla Darsena di Milano, via Ticino – Canale Industriale – Naviglio Grande, mancano poche opere: una nuova conca di navigazione necessaria per superare lo sbarramento di Porto della Torre sul fiume Ticino, in Comune di Varallo Pombia, già progettata, autorizzata e in parte finanziata dalla Regione Piemonte e il restauro delle conche adiacenti le centrali idroelettriche di Vizzola e Tornavento nel canale industriale.

Con la realizzazione di queste opere, stimate in dieci milioni di euro, il collegamento via acqua da Locarno a Milano avverrebbe senza alcuna rottura di carico e con il vantaggio di collegare, con una navetta, l’approdo di Vizzola, già progettato e concordato tra la Sea e il Comune di Vizzola, al vicino aeroporto della Malpensa.

Per ripristinare la Milano – Venezia occorre recuperare la navigazione nel Naviglio di Pavia.

Il recupero riguarda la manutenzione delle prime due conche già restaurate, il restauro delle altre conche di navigazione e la sostituzione dei ponti costruiti a pelo d’acqua oltre all’innalzamento dei ponti progettati per essere mobili.

Per tutte queste opere si stimano 35 milioni di euro, comprendendo anche il restauro della così detta “Scala d’acqua”, una delle più ardite opere di architettura idraulica costruita nel secondo decennio dell’Ottocento in Pavia.

Per raggiungere infine Venezia lungo il Po, la conca di navigazione di 5 classe dell’isola Serafini, tra Piacenza e Cremona, è in corso di avanzata realizzazione grazie al finanziamento di 47 milioni di euro, dello Stato Italiano, della Regione Emilia Romagna e dell’Enel.

 



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