L’ Estate di San Martino o festa di San Martino è il nome con il quale viene indicato un preciso periodo autunnale durante il quale a seguito delle prime gelate, si verificano solitamente condizioni climatiche di tempo bello e relativo tepore.
San Martino viene festeggiato il giorno 11 novembre. nel corso dell’estate di San Martino che dura generalmente 3 o 4 giorni venivano rinnovati i contratti agricoli annuali; da questo deriva il detto fare San Martino, ovvero traslocare.
Tradizionalmente in questi giorni vengono aperte le botti per il primo assaggio del vino novello, che di solito viene abbinato alle prime castagne (da qui il motto “a San Martino ogni mosto diventa vino!”). Questa tradizione viene celebrata anche in una celebre poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino.
E a Venezia?
La festa di san Martino è una delle più originali tradizioni veneziane. L’11 novembre i bambini, armati di pentole e coperchi girano di campo in campo e calle in calle domandando qualche spicciolo (o caramelle) ai negozianti o ai passanti e cantando questa simpatica filastrocca in veneto:
San Martin xe ‘ndà in sofita/ a trovar la so novissa./ So novissa no ghe gera,/ el xe ‘ndà col cuo par tera/ viva viva san Martin/ Viva el nostro re del vin!/
San Martin m’ha mandà qua/ che ghe fassa la carità./ Anca lu col ghe n’aveva,/ carità el ghe ne fasseva/ Viva viva san Martin/ Viva el nostro re del vin!/
Fè atension che semo tanti/ E gavemo fame tuti quanti/ Stè tenti a no darne poco/ Perché se no stemo qua un toco!/
Se si è ricevuto qualcosa si prosegue con:
E con questo ringraziemo/ Del bon anemo e del bon cuor/ ‘N altro ano tornaremo/ Se ghe piase al bon Signor/ E col nostro sachetin/ Viva, viva S.Martin./
Se non si è ricevuto niente invece si canta:
Tanti ciodi gh’è in sta porta/ Tanti diavoli che ve porta/ Tanti ciodi gh’è in sto muro/ Tanti bruschi ve vegna sul culo./
E CHE VE MORA EL PORSEO!
Con i soldi guadagnati in questa maniera viene comperato il tradizionale dolce di san Martino, che esiste in due versioni: un dolce di pasta frolla a forma del santo a cavallo con spada e mantello, guarnito con glassa di zucchero colorata, praline, caramelle e cioccolatini, oppure (versione più antica) un dolce di cotognata. Tipici della festa sono anche i dolcetti di cotognata (persegada) di varie fogge.
Cosa Fare in questi giorni in città e nei dintorni…
Ecco gli appuntamenti sparsi nel territorio:
a Venezia, da oggi, fino al 12 novembre, Festa patronale di San Martino a cura della Parrocchia di San Martino a Castello;
a Zelarino, venerdì 11 novembre, “Bater San Martin”, durante la mattinata le bambine e i bambini usciranno per le strade di Zelarino; “San Martino a Forte Mezzacapo”, alle ore 20.30 cena su prenotazione con prodotti locali, con la presenza di un dietologo, visite guidate al Museo del lavoro contadino (Forte Mezzacapo, via Scaramuzza 85); sabato 12 e domenica 13 novembre sempre al Forte Mezzacapo, stand espositivi e mercatino contadino dei prodotti dell’orto a Km 0, mostra dell’artigianato, stand gastronomico con cicheti, vino e castagne; domenica inoltre in piazzale San Lorenzo Giustiniani 1, dalle ore 14.30 alle 17.30, Festa di San Martino con giochi per bambini, lotteria, taglio del San Martino gigante;
a Mestre, venerdì 11 novembre, Festa di San Martino a partire dalle ore 16 al Parco Piraghetto, in via Catalani; sabato 12 e domenica 13 in via Palazzo, dalle ore 9 alle 20, edizione speciale “vintage anni 50” dei Mercatini dei Portici, con una parte dedicata al cibo (sotto la Torre civica), una al mercatino e una alla festa con musica e balli.
Espositori e collezionisti saranno vestiti e pettinati a tema. Ci saranno food truck che serviranno pietanze americane. Sabato pomeriggio le scuole di ballo faranno dimostrazioni e lezioni ai passanti, mentre domenica ci sarà un parrucchiere che farà tagli e messe in piega a capelli e barbe in pieno stile hipster e a ritmo di musica.
a Campalto “San Martino in strata” in via Orlanda, mercatini dell’artigianato e prodotti tipici, stand gastronomico, musica, artisti di strada, lotteria.
IL DOLCE:
Il dolce veneziano di San Martino come dice il nome è un dolce diffusissimo nella provincia di Venezia per festeggiare l’11 novembre. Si riproduce con la pasta frolla la forma di un cavaliere a cavallo e si decora con cioccolato, frutta secca e confetti. Nelle confezioni di pasticceria non c’è la frutta secca, ma ci sono cioccolatini incartati nella loro stagnola “incollati” sul cavallo.
Ingredienti:
Farina: 250 gr
Burro: 125 gr
Tuorli: 2
Zucchero a velo: 100 gr
Limone: 1
Sale: q.b.
Confetti: q.b.
Pinoli: 20 gr
Mandorle: 20 gr
Cioccolato bianco: 20 gr
Cioccolato fondente: 20 gr
Ecco le istruzioni.
Per la frolla: amalgamare burro, zucchero, tuorli, limone e sale. Impastare velocemente amalgamando tutti gli ingredienti. Lasciare riposare la pasta per un’ora in frigo coperta da un panno di cotone. Poi stenderla sulla carta forno alta 1 cm. Intagliare un cavallo e un cavaliere. Con la pasta rimasta creare 2 spaghi lunghi e sottili. Attorcigliarli e disporli su tutto il contorno della sagoma cavallo-cavaliere.
Cuocere in forno già caldo a 180° coprendo la superficie con carta forno e legumi secchi (poi non più utilizzabili). 20′ di cottura dovrebbero bastare. Far raffreddare il cavallo-cavaliere e spennellare le superfici a piacere con i 2 cioccolati fusi a bagnomaria.
Fate il mantello e l’elmo di cioccolato fondente, il cavallo di cioccolato bianco, definendo i dettagli con la frutta secca: gli zoccoli di pinoli, la spada di mandorle (secondo quello che vi suggerisce la fantasia). Usate un po’ di cioccolato fuso come collante per attaccare i confettini argentati sulla treccina di contorno e quelli colorati a vostro piacere.
Consigli:
Servire intero e spezzettare a tavola.
Pubblicato l’ 11 novembre 2016
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