Originally posted on 8 Aprile 2017 @ 17:55
Quattro libri per un incontro: questa la sfida che l’Associazione Culturale OMNIA di Venezia.
Promotrice da più di 15 anni della Giornata Mondiale della Poesia a Venezia e da sempre impegnata nella promozione della lettura e della letteratura. L’associazione culturale OMNIA lancia a quattro autori italiani.
Incontrarsi a Venezia per parlare reciprocamente dei propri libri in un dialogo incrociato che coinvolga in prima persona il pubblico.
A patrocinare l’iniziativa il Comune di Venezia. Città in Festa nell’ambito della Presentazione del Premio Nazionale di Letteratura Italiana Contemporanea. Promosso dalla LCE – Laura Capone Editore di ROMA.
I quattro autori che sono stati presentati alla Scoletta dei Calegheri a Venezia sono tutti stati selezionati nell’ambito di questo prestigioso Premio Letterario che ogni anno seleziona direttamente o indirettamente autori da lanciare nel mercato editoriale italiano.
I quattro scrittori che hanno accettato la sfida dell’associazione culturale OMNIA. Non si sono mai visti prima, ma in previsione di questo incontro a Venezia si sono “conosciuti” indirettamente a due a due. Leggendo a coppie il libro l’uno dell’altro e approfondendo reciprocamente tematiche e aspetti stilistico-letterari.
Ognuno dei quattro scrittori dunque ha avuto il compito di presentare non sé stesso ma un altro autore, di farlo conoscere al pubblico e di “intervistarlo” sollecitandolo a svelare aspetti nascosti e nodali del libro che ha scritto.
Del chimico bergamasco Saimon Moroni. Che ha vinto la sezione “Romanzi inediti” del Premio con “LE GENERAZIONI DEL CORAGGIO”. Presentando una intensa storia di impegno civico e politico sul filo dei ricordi e del dialogo tra una ragazza disincantata e la propria nonna che invece ha vissuto nella sua vita un forte impegno sociale e politico.
Della counselor di Latina Claudia Saba. Intercettata dalla LCE parallelamente all’edizione 2016 del Premio, che con il romanzo “ERA MIO PADRE” racconta tutta d’un fiato la storia durissima ma piena di speranza di una donna dal cui subconscio emergono all’improvviso i demoni oscuri e terribili delle violenze subite sia dal padre che dal marito.
Della biologa jesolana Alice Stocco Donadello che affermandosi all’edizione 2016 del Premio nella sezione “Racconti”, ha poi pubblicato “SHENK. LA CULLA DELLA MORTE”. Un thriller scientifico d’avventura e d’azione che porta una giovane ricercatrice ed uno skipper a compiere un viaggio letterario. Bio-antropologico e storico appassionante lungo quattromila anni.
Pubblicato l’: 8 aprile 2017
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