Site icon Live in Venice

Porto offshore. L’ok e la progettazione definitiva del Comune

Originally posted on 4 Febbraio 2017 @ 7:02

Il Comune di Venezia ha ospitato a Ca’ Farsetti, l’incontro per la firma del contratto di progettazione definitiva del sistema portuale offshore e onshore di Venezia.

il Porto Offshore, comprende la realizzazione di una piattaforma d’altura a 8 miglia da Malamocco. E di terminal container in area Montesyndial a Porto Marghera.

L’atto è stato sottoscritto, alla presenza del sindaco di Venezia. Dal presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, al “general manager” dell’Overseas Marketing Development for Europe and Middle East di CCCG, Song Debin, in rappresentanza del raggruppamento di imprese italo-cinese 4C3 che si è aggiudicato l’appalto da 4 milioni di euro.

“Con questo progetto dell’Autorità Portuale – ha dichiarato il sindaco-, si dà continuità ad una visione.

La Città nel suo complesso dimostra infatti di essere coerente. Ed è questo che l’industriale vuole sentirsi dire quando si ragiona sul lungo periodo.

Per rilanciare l’area di Porto Marghera abbiamo sempre detto che vogliamo puntare sulla manifattura. Sulla logistica e sulla portualità. Passo dopo passo lo stiamo facendo”.

“Quando si realizza un progetto – ha continuato il primo cittadino – si pensa solamente all’aspetto edilizio, ma non è mai solo così.

Un buon progetto è sempre accompagnato da un piano industriale, con un budget preciso, e da relazioni.

Noi siamo particolarmente contenti che ad aggiudicarsi la progettazione definitiva del porto offshore sia stato il consorzio 4C3, perché la China Communications che lo guida si relazionerà ai massimi livelli mondiali e certificherà quanto stiamo facendo.

Nell’era della globalizzazione era necessario un nostro efficientamento, per entrare nella rete dei porti mondiali e ricominciare a ragionare in termini di libero mercato.

E’ così che creiamo lavoro per i nostri ragazzi e diamo un futuro alla città e ai suoi cittadini”.

“Avevamo un problema, ossia la difficile accessibilità nautica, e l’abbiamo trasformato in un’occasione – ha commentato poi il presidente Costa -, puntando su un nuovo modo di fare porto.

Con questo progetto facciamo un regalo a Venezia, perché la sua economia potrà ancora contare sulla portualità. Affiancando e riequilibrando il settore turistico. Ma d’altra parte, consentiamo a Venezia di fare un regalo all’Italia e all’Europa, perché il sistema offshore-onshore sarà in grado di inserirsi nel sistema navale e logistico del traffico merci globale.

Entro sei mesi la progettazione definitiva sarà realizzata e presentata al Governo, per poter decidere definitivamente sull’opera”.

Debin ha infine inquadrato il progetto di Venezia nella più ampia politica proposta dalla Cina “One belt one road”. Un progetto, che prevede lo sviluppo e l’implementazione di una nuova via della seta, che migliori la rete dei collegamenti commerciali mondiali e che, per ragioni anche storiche, non poteva non includere Venezia.

Pubblicato il: 4 febbraio 2017

 

Nota – Questo è un comunicato che viene riportato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione

Voi che ne pensate? Se l’argomento vi piace, lasciate un commento qui a fondo pagina e anche un mi piace o condividete questa notizia. E non dimenticate di iscrivervi al canale e di seguirci su www.liveinvenice.it


Scelti per VOI:




 

Booking.com

 

Exit mobile version