Originally posted on 17 Gennaio 2017 @ 7:02
Cinque occhiali da sole su sei sono immessi in commercio senza avere le carte in regola; per i giocattoli la percentuale raggiunge quasi la metà.
Questi i dati evidenziati dall’indagine “Sicurezza dei Consumatori”. Promossa dalla Regione Veneto all’interno del programma “Misure di contrasto alle frodi, alle falsificazioni e sofisticazioni e implementazione degli sportelli per i consumatori e gli utenti nella Regione Veneto”. Lindagine è stata condotta da Unioncamere Veneto per verificare la sicurezza di una serie di prodotti immessi sul mercato veneto nello specifico occhiali e giocattoli.
I risultati del progetto, finanziato con appositi fondi del Ministero delle Sviluppo Economico, hanno evidenziato una situazione di estrema delicatezza: su 46 campioni di occhiali verificati, solo 7 si sono rivelati conformi alla normativa vigente.
Un po’ meglio per i giocattoli, risultati conformi nel 56% dei casi, percentuale comunque ben distante da un livello accettabile.
Il coordinamento delle attività è stato svolto da Unioncamere Veneto, mentre gli ispettori delle Camere di Commercio hanno agito sul campo.
Braccio operativo, analizzando i campioni prelevati in numerosi negozi e centri commerciali, sono stati Certottica, l’Istituto Italiano di Certificazione dei prodotti ottici con sede a Longarone (Belluno), e l’Istituto Italiano di Sicurezza dei Giocattoli di Cabiate (Como).
«I risultati per il settore occhiale sono preoccupanti se si pensa che le contestazioni non riguardano solo prodotti di importazione cinese, ma anche marchi di aziende italiane» afferma Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto. «Le contestazioni elevate sono prevalentemente di natura documentale: mancano le evidenze di sicurezza del prodotto, solitamente cartacee, che devono essere vendute accanto al prodotto per rendere il consumatore pienamente consapevole dell’acquisto».
Gli occhiali, che in Veneto hanno la loro patria, devono rispettare la Direttiva Europea 89/686/CEE: è obbligatorio redigere il fascicolo tecnico, carta d’identità del prodotto ottico, contenente tutti i dati necessari per identificare l’occhiale e dimostrarne la conformità ai requisiti stabiliti. Il fascicolo deve essere conservato e messo a disposizione delle Autorità – in primo luogo le Camere di Commercio per conto del Ministero dello Sviluppo Economico – incaricate ad effettuare attività di controllo e vigilanza del mercato attraverso prelievi di campioni dagli ottici e visite nelle aziende.
I trasgressori sono passibili di sanzioni da un minimo di 15mila a un massimo di 50mila euro.
Per ovviare a questa situazione è necessario eseguire le prove sui modelli rappresentativi della produzione per avere la presunzione di conformità ai requisiti stabiliti dalle Direttive Europee.
«Sono già state elevate sanzioni per alcune centinaia di migliaia di euro: le aziende devono prestare la massima attenzione. A loro supporto ci sono le Camere di Commercio, il cui compito non è reprimere ma informare adeguatamente gli addetti ai lavori sulle norme che regolano il commercio dei prodotti», avverte Fedalto.
Noi vi lasciamo al video della campagna europea sulla sicurezza dei giocattoli. Buona visione.
Pubblicato il: 17 gennaio 2017
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