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Netcet. il programma che aiuta le tartarughe e i cetacei dell’Adriatico

Originally posted on 4 Ottobre 2015 @ 11:10

NETCET- Alla Torre di Porta nuova dell’Arsenale di Venezia, l’8 ottobre, si terrà  un workshop sul ruolo che città e regioni possono svolgere per la conservazione e gestione di cetacei e tartarughe marine, il cui spiaggiamento anche sulle coste adriatiche è un fenomeno tristemente in crescita.

L’ Adriatico infatti ospita diverse specie di cetacei e tartarughe marine ed è considerato un’area di alimentazione e sviluppo delle giovani tartarughe marine.

Sfortunatamente i cetacei e le tartarughe marine sono vulnerabili alle interazioni con le attività umane, in particolar modo la pesca e quelle relative al turismo costiero (ad esempio sono frequenti gli impatti di queste specie contro barche utilizzate per scopi ricreativi).

L’obiettivo principale del progetto NETCET consiste nello sviluppo di strategie comuni per la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine nell’Adriatico grazie ad una Cooperazione pan-Adriatica.

Cetacei e tartarughe marine sono -è evidente ormai- un patrimonio naturale condiviso che tuttavia è continuamente a rischio di estinzione e pertanto non può essere gestito autonomamente da un singolo Stato.

Alla luce della natura migratoria di queste specie  e della responsabilità congiunta dei Paesi che si affacciano sull’Adriatico, diventa essenziale una collaborazione per pianificare strategie a lungo termine volte all’effettiva tutela di queste specie.

Per queste ragioni il progetto NETCET, coordinato dal Comune di Venezia, è gestito da 13 partners situati in diversi Paesi del Bacino Adriatico: Italia, Croazia, Albania, Montenegro e Slovenia.

I problemi relativi alla conservazione della biodiversità marina, nello specifico la tutela di cetacei e tartarughe marine, sono questioni comuni a tutti i Paesi dell’Adriatico ma le esperienze in questo settore variano a seconda della zona; risulterebbe perciò molto utile raccogliere buone pratiche ed esperienze con l’obiettivo di definire un quadro comune per la tutela delle specie marine in via d’estinzione, rendendo questi strumenti disponibili a tutti alla fine del progetto.

L’incontro sarà strutturato in tre sessioni principali (per consultare il programma della giornata clicca qui): la prima, moderata da Caterina Fortuna dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, si focalizzerà sul contributo che le Regioni potrebbero dare alla stesura di un piano nazionale per la conservazione di cetacei e tartarughe marine. Farà seguito una panoramica su collaborazioni di successo tra Enti di diversa natura per far fronte agli spiaggiamenti, discussione coordinata dal medico veterinario Sandro Mazzariol dell’Università di Padova.

Concluderà la giornata un dibattito sulla conservazione di cetacei e tartarughe marine come valore aggiunto per un turismo sostenibile, moderatore Sauro Pari della Fondazione cetacea.


 

 


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