Mazzorbo e la sua vigna murata in secoli di storia

Originally posted on 1 Agosto 2016 @ 7:01

L’Isola di Mazzorbo si trova in quella parte settentrionale della laguna che per prima si popolò di fuggiaschi altinati a seguito delle invasioni barbariche.

Mazzorbo 08Vicina a Torcello e Burano, l’antica Maiurbium (forse da Magna Urbs, “città grande”) vide sorgere palazzi, campi, vigne, cinque conventi (Sant’Eufemia, Santa Maria Valverde, San Maffio, Santa Maria delle Grazie, Santa Caterina) e cinque chiese parrocchiali (San Pietro, Sant’Angelo, Santo Stefano, San Bartolomeo, Santi Cosma e Damiano).

Un’ascesa quella dell’isola di Mazzorbo, che durò fino al Mille quando, non potendo competere con la Serenissima, divenne un’isola di agricoltura e  villeggiatura.

Un riflesso della sua storia è la pregevole chiesa romano-gotica di Santa Caterina, il portico pavimentato a spina di pesce, il soffitto a carena di nave, il coro pensile delle monache e la campana del 1318. Ritenuta la più antica della laguna.

Mazzorbo 04A Mazzorbo ci sono case dai colori molto vivaci, talvolta decorate da nobili motivi gotici, sono allineate lungo il canale principale, di fronte alla rigogliosa Mazzorbetto, raggiungibile solo con barca privata.

Un lungo muro settecentesco di mattoni e pietra delimita un’area di oltre due ettari, proteggendo da venti e sa lsedine la quattrocentesca “vigna murata”.

Oggi questo spazio del Comune di Venezia, da cui si erge il duecentesco campanile di San Michele Arcangelo, è un brolo con peschiera, prode di ortaggi e filari di alberi da fr utta coltivati con metodi naturali da agricoltori locali coadiuvati da tecnici
ed agronomi.

L’ex casa padronale con il tradizionale camino sporgente “alla vallesana”, trasformata in raffinato ristorante, guarda verso le vigne di Dorona, un vitigno autoctono coltivato in laguna fin dal Quattrocento e qui reimpiantato recentemente.

Dai suoi dolci e dorati grappoli si ricavano preziose bottiglie di Venissa, un vino che celebra l’omonimo progetto fortemente voluto dalla famiglia Bisol storici viticoltori di Valdobbiadene: un omaggio ad un verso del Filò composto per il Casanova di Fellini dal grande poeta Anbdrea Zanzotto, come loro originario delle colline trevigiane.

 


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