Originally posted on 6 Marzo 2016 @ 7:09
8 MUSEI PER L’8 MARZO! Le iniziative della Fondazione Musei Civici di Venezia per la Giornata Internazionale della Donna Martedì 8 marzo 2016.
8 MUSEI PER L’8 MARZO! – Apertura staordinaria Palazzo Fortuny. Apertura prolungata dei musei fino alle ore 19. Accesso gratuito per tutte le donne dei comuni della Città Metropolitana. Presentazione del volume Margherita Sarfatti, La regina dell’arte nell’Italia fascista di Rachele Ferrario (Edizioni Mondadori, Milano, 2015) Palazzo Mocenigo, ore 18 inverno al fortuny marzo 2016.
Otto sono i musei che l’8 marzo rimarranno aperti oltre il consueto orario di apertura, prolungandolo fino alle ore 19: Museo Correr Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume Casa di Carlo Goldoni Museo di Storia Naturale Museo del Vetro Museo del Merletto Museo Fortuny.
Quest’ultimo, apre le porte nel suo giorno settimanale di chiusura per permettere la visita alla rassegna in corso “Inverno a Palazzo Fortuny”, interamente dedicata a quattro straordinarie protagoniste al femminile – Henriette Fortuny, Romaine Brooks, Sarah Moon e Ida Barbarigo – vere e proprie “viandanti sul cammino dell’arte nel mondo dell’emancipazione femminile”.
Dato il successo di critica e pubblico ottenuto, la mostra è stata prorogata fino al 1 maggio. Oltre a questo, per l’occasione, sarà concesso l’ingresso gratuito a tutti i musei citati alle donne nate o residenti nei comuni della “Città Metropolitana”.
Grazie a una capillare ricerca documentaria e a carteggi inediti, l’autrice – storica dell’arte, docente di Fenomenologia delle arti all’Accademia di Brera e di Storia delle tecniche artistiche allo Iulm e collaboratrice del Corriere della Sera – ricostruisce il ritratto di una donna che per oltre vent’anni ha influenzato in modo profondo la cultura e l’arte italiane ma che, per una sorta di damnatio memoriae, è conosciuta dal pubblico solo come amante del Duce.
Giornalista, scrittrice e primo critico d’arte donna in Europa, Margherita Sarfatti rivestì in realtà un ruolo da protagonista, soprattutto in campo artistico, ma anche in politica.
Donna colta, elegante e raffinata, nasce a Venezia nel 1880 da una ricca famiglia ebrea, i Grassini. Fin da giovane frequenta Antonio Fogazzaro e Guglielmo Marconi, conosce la regina Elena e il patriarca Sarto, futuro papa Pio X. Decisa a occupare un posto in prima fila nella vita, in un tempo in cui le donne potevano dedicarsi tutt’al più alla filantropia, il suo salotto di Milano, un vero laboratorio del pensiero artistico del tempo, è frequentato da futuristi come Marinetti e Carrà, Russolo e Boccioni – con cui intreccia una storia d’amore – pittori di Novecento (Sironi, Funi, Bucci), letterati e poeti come d’Annunzio e Ada Negri, e da un giovanotto trasandato ma ambizioso di nome Benito Mussolini.
Tra i due scoppia presto la passione, ma nasce anche un proficuo sodalizio in cui ognuno si serve dell’altro.
Il volume restituisce il temperamento di una donna libera, capace di affrontare con coraggio anche il dolore estremo della morte del figlio diciassettenne Roberto. Arruolatosi volontario nella Prima guerra mondiale contro la volontà dei genitori.
Una donna che ha vissuto in anticipo sul proprio tempo.