Originally posted on 15 Agosto 2018 @ 17:02
Numerose sono le tradizioni religiose popolari italiane legate a san Rocco.
Rocco di Montpellier, universalmente noto come San Rocco (Montpellier, 1346/1350 – Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto 1376/1379), è stato un pellegrino e taumaturgo francese.
Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e malattie gravissime.
In senso più moderno, San Rocco* è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato.
Con il passare dei secoli è divenuto uno dei santi più conosciuti nel continente europeo e oltreoceano, ma è rimasto anche uno dei più misteriosi.
Figlio di una nobile famiglia di Montpellier decise, alla morte dei genitori, di donare tutto ai poveri e partire pellegrino verso La tomba di San Pietro.
Lungo la sua strada incontrò il terribile flagello della peste. … La storia di Rocco è raffigurata nell’iconografia classica con un cagnolino con un pane in bocca.
Il campo prende il nome dalla chiesa e dalla Scuola Grande di San Rocco, che con le loro moli bianche e imponenti lo caratterizzano.
Nella chiesa sono conservate le reliquie di San Rocco ed il 16 di agosto di ogni anno, in occasione della festa del santo, vengono esposte e venerate.
Nel campo viene eretta una grande struttura di legno coperta a baldacchino a congiungere i portali d’ingresso della chiesa e della scuola con l’accesso principale al campo.
Il perimetro del baldacchino e le pietre d’innesto delle sue colonne di sostegno sono ben visibili sul selciato del campo.
Il “tendòn” (tendone) trae le sue origini da un antico voto del Senato e della Signoria per la liberazione della città dalla peste, in seguito al quale ogni anno, in occasione della festa il doge si recava a far visita alla chiesa e alla confraternita.
Pubblicato il: 15 agosto 2018
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