Originally posted on 2 Agosto 2016 @ 7:01
Vacanza con tutti i confort e affaccio diretto sul mare. In un faro. Un’idea che sta per diventare realtà anche in Italia: dopo i 9 già aggiudicati (su 11 proposti al mercato nell’autunno scorso) altri 14 fari fanno parte di un bando promosso dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi spa.
E saranno avviati alla valorizzazione, sempre con la formula dell’affitto fino a 50 anni, anche 6 immobili di vario tipo, torri ed altri edifici costieri (compreso un convento).
Il progetto prevede di recuperare e sottrarre al degrado questi beni, che attualmente rappresentano un costo per lo Stato, e trasformarli in fonte di reddito, nel rispetto dei vincoli di tutela.
Se i guardiani dei fari sono andati in pensione da tempo (la strumentazione viene azionata a distanza) restano spazi suggestivi che possono essere proposti ad un turismo esigente, anche internazionale.
Si va dal Faro di Capo Rizzuto sull’omonima isola a quello di Punta Polveraia all’Elba, da Punta Spadillo a Pantelleria al Faro Spignon a Venezia.
Il bando è stato presentato dal direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e dall’amministratore delegato di Difesa Servizi Fausto Recchia, insieme ai ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan, della Difesa Roberta Pinotti e dei Beni culturali Dario Franceschini.
Il Faro Spignon
Spignon è una piccola isola (160 m²) della Laguna Veneta su cui sorge un faro da tempo inattivo. Per questo motivo, l’isola è spesso indicata anche come ex faro Spignon.
Il faro, che raggiunge l’altezza di 15 metri, fu edificato nella seconda metà dell’Ottocento (non esiste una documentazione ben precisa, ma è indicato per la prima volta in una mappa del 1886) e serviva le imbarcazioni che giungevano dal porto di Malamocco, trovandosi poco più ad ovest dell’imboccatura.
Faceva parte infatti di un sistema di segnalazione che comprendeva l’ex faro Alberoni e il piccolo faro Ceppe.
Questi fari erano in funzione molto prima dell’escavo del canale Malamocco-Marghera e, quando fu completato il nuovo faro Rocchetta (situato al principio del molo nord di Malamocco), questo sistema di segnalatori venne disattivato (eccezion fatta per il faro Ceppe che continua ad essere operativo).
Il faro è attorniato da altri quattro edifici minori e il complesso, in rovina, è ora utilizzato come magazzino e rifugio da pescatori di passaggio.
Tutti i dettagli sono reperibili on line sul sito del Demanio e quello di Difesa Servizi .