Venezia, regina per la raccolta differenziata

Originally posted on 8 Novembre 2017 @ 13:40

Per il secondo anno consecutivo, con il 65,2% Venezia è la prima città metropolitana per percentuale di raccolta differenziata.

Differenziata a Venezia? La città svetta in classifica. Lo certifica l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che ha recentemente pubblicato il Rapporto rifiuti urbani 2017.

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Venezia è in vetta alla classifica, sopra alla città metropolitana di Milano (64,3%), Firenze (56,8 %) e Bologna (55,9% ).

A livello provinciale sono state gestite 518.974,2 tonnellate di rifiuti. La media pro capite (quantità totale di rifiuti divisa per numero di abitanti) è 607,5 chilogrammi, di cui 396,4 Kg differenziati.

Entrando nel dettaglio della frazione merceologica, nel 2016 nella provincia di Venezia, sono state raccolte con la differenziata: 157.859 tonnellate di frazione organica. 60.718 tonnellate di carta e cartone; 47.439 tonnellate di vetro. 16.868, tonnellate di plastica.  Quasi 11 mila tonnellate di legno e circa 8 mila di metallo.

Nell’impianto di Fusina, invece, lo scorso anno 168.683 tonnellate di rifiuto secco sono state trasformate in combustibile solido secondario (Css), poi utilizzato nella centrale Andrea Palladio dell’Enel per la produzione di energia elettrica.

Bene anche il Veneto che si conferma la regione italiana con la percentuale di raccolta differenziata più alta con il 72,9%, in crescita rispetto al 2015 quando si attestava al 68,8.

Al secondo posto il Trentino Alto Adige (70,5%) e la Lombardia 68,1%).

Tra i quindici Comuni al di sopra dei 200mila abitanti (di cui 13 corrispondo con i capoluoghi delle Città metropolitane), Venezia si attesta al secondo posto tra quelli con il maggior livello di raccolta differenziata.  Con uno 0,6% in meno rispetto a Milano che si posiziona al vertice della classifica con il 57,6%.

Numeri ben superiori alla media delle percentuali di raccolta differenziata nei 15 Comuni che si attesta al 39,8% e che ha visto Venezia passare dal 36% del 2012 al 57% dello scorso anno.

Continuando l’analisi dei dati forniti dal Rapporto Ispra emerge che Venezia è invece leader nella quantità di raccolta differenziata pro capite delle principali frazioni merceologiche con un peso di 362 kg per abitante all’anno, seguita da Padova con 328 Kg, Firenze 317 Kg, Verona 298 Kg, fino ad arrivare ai 37 kg di Palermo.

Nello specifico i 362 Kg di raccolta differenziata pro capite dei veneziani è composto principalmente da 137,09 Kg di organico, 84,27 Kg di carta e cartone, 61,47 Kg di vetro, 17,21 di plastica, 12,67 di legno e 8,97 di metallo.

Molta soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin.

“Stiamo lavorando sul comportamento civico di chi vive la città -ha detto- e, a parità di lavoro, abbiamo avuto la capacità di raccogliere, rispetto al 2016, 2500 tonnellate di rifiuti che non sono più lasciati all’indifferenziato ma messi nel sistema del riciclo.

Questo è stato possibile grazie all’impegno di questa Amministrazione comunale che ha avviato un’importante campagna di raccolta porta a porta nel centro storico della città.

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Un sistema che ad oggi ha già permesso di aumentare sensibilmente la raccolta differenziata.

Certo, dobbiamo continuare a lavorare su questa strada con l’obiettivo che sempre più cittadini capiscano l’importanza di separare i rifiuti sostenendo, così, il principio dell’economia circolare.

L’obiettivo è riconvertire i materiali differenziati in materia prima. Pronta per essere utilizzata nei cicli produttivi. Ed essere trasformata in nuovi prodotti con risparmi economici. Energetici e benefici per l’ambiente.

Venezia è una città che, più di altre, sperimenta gli effetti dei cambiamenti climatici e, pertanto, dedica massima attenzione al tema della raccolta dei rifiuti.

Non dovremmo più buttare via nulla – ha conclude De Martin – e dal riciclo possiamo produrre ricchezza. Recuperando materia che viene ricollocata sul mercato.

Quello che oggi è un costo e un problema domani diventerà un vantaggio”.

Pubblicato l’ 8 novembre 2017

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