Originally posted on 13 Novembre 2020 @ 7:02
Covid. In Veneto rafforzate cure domiciliari. Ai pazienti a casa: saturimetri e ossigenoterapia.
Zaia, “Scelta significativa. Questa battaglia si vince anche sul territorio”. Lanzarin, “Già avviati gli acquisti di tutto cio’ che serve per effettuare le cure domiciliari”.
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Si rafforza, in Veneto, il sistema dell’assistenza domiciliare ai pazienti in isolamento perché positivi al Covid-19.
Una assistenza a domicilio, che già aveva dato ottimi risultati nella precedente ondata di marzo.
In tempi rapidissimi, a tutti questi pazienti verranno distribuiti gratuitamente dei saturimetri per misurare il livello di ossigenazione del sangue* e, a quelli con sintomi che ne avranno bisogno, sarà garantita l’ossigenoterapia a casa.
“E’ una scelta significativa e impegnativa – ha detto Zaia – con la quale puntiamo a migliorare l’assistenza a casa, dando anche un po’ di tranquillità psicologica in più alle tante persone che stanno vivendo la positività o la malattia con sintomi tra le mura domestiche.
I dati, tra l’altro, ci indicano come circa il 70% delle persone che giungono nei pronto soccorso ritorni poi a casa, con la prescrizione di cure o, in caso di asintomaticità, con l’obbligo di rimanervi.
Le nuove modalità sono state illustrate dall’Assessore Lanzarin: “Azienda Zero – ha informato – ha già avviato le procedure di acquisto per centomila saturimetri. Verranno mano a mano distribuiti alle persone a casa.
La disponibilità di bombole d’ossigeno è garantita. E, mano a mano che se ne ravviserà la necessità, ne acquisteremo altre.
L’organizzazione di questo nuovo step farà capo ai responsabili di distretto; la presa in carico dei pazienti avverrà a cura dei medici di medicina generale, delle Usca (attualmente sono 51 con 320 medici che assistono 9.500 pazienti), e dei servizi di continuità assistenziale.
Per 60 giorni abbiamo previsto la deroga alle procedure ordinarie secondo le quali l’ossigenoterapia andrebbe prescritta dal medico specialista.
Per due mesi potranno farlo anche gli mmg e le Usca.
Investiremo anche nella formazione degli infermieri attualmente impiegati nell’assistenza domiciliare integrata, in modo da poter mettere in campo il maggior numero di sanitari possibile”.
Una corsia preferenziale – ha concluso la Lanzarin – c’è anche per il provvedimento con cui gli incentivi Covid riconosciuti al personale del servizio sanitario pubblico, saranno estesi anche ai professori e agli specializzandi del quarto e quinto anno impegnati nei reparti”.
Pubblicato il: 13 novembre 2020
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