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Alcune belle Regole di comportamento da seguire a Venezia

Originally posted on 29 Marzo 2017 @ 7:02

Regole di buonsenso da seguire per un comportamento “smart” a Venezia.

Nel visitare Venezia (e anche nel viverci) esistono una serie di norme e regole di comportamento civile. Alcune scritte altre no, che andrebbero rispettate.

Rischiamo di essere tacciati di “populismo”. Ma lo facciamo volentieri se serve a far capire che a rimetterci davvero in tutto questo gioco, sono solo veneziani e turisti.

Il buon  senso è il minimo comun denominatore per vivere Venezia. Pertanto anche ipotizzando che non si abbia la possibilità di conoscere tutte le regole, si dovrebbe arrivare ad immaginarle da soli.

Venezia, si sa, non è una città come le altre. Le 121 isolette che la compongono e i 435 ponti la rendono unica nel suo genere. Questa unicità va rispettata in ogni modo.

Qui di seguito vi proponiamo un breve decalogo che vi invitiamo sopratutto a seguire se non volete farvi trattar male da chi in città cerca di fare ogni giorno lo “slalom” attraverso trenta milioni (l’anno) tra, vacanzieri, visitatori e villeggianti. E che probabilmente è esasperato già da tempo dalla situazione.

Questo l’elenco delle principali norme di comportamento:

Nelle calli (soprattutto quelle strette) si tiene la destra e si cammina a passo normale non “a processione”. E sarebbe bello anche che quando ci si ferma ad ammirare qualcosa, che sia uno scorcio, o una vetrina,  si lasciasse un varco per il passaggio degli altri pedoni… sopratutto senza inchiodare all’impovviso come se aveste visto una apparizione davanti a voi.

Non ci si siede sui gradini dei ponti (regola ovvia: infatti i ponti sono stati realizzati per passare, non per sedercisi). E chi si trova a dover scendere i gradini in questa situazione, deve poter arrivare al corrimano agilmente per evitare di avere un equilibrio precario.

Non è gradito ai veneziani fare una foto in cima ad un ponte bloccando totalmente il passaggio della gente… Nemmeno per lo scatto più romantico del mondo …dalla “bacchetta selfie” più telescopica al mondo…. . Se proprio non resistete, almeno siate veloci e sopratutto cercate di lasciare lo spazio dietro di voi affinchè la gente possa passare. Vedrete a casa, che avrete comunque un bellissimo primo piano della vostra amata, anche così.

Non si bivacca in giro per la città anche perchè gli accampamenti di gente seduta per terra davvero fanno imbestialire i veneziani.

Non si circola per la città a petto nudo. Nemmeno a 35 gradi sotto il sole. I vigili fanno multe e il vostro soggiorno rischierebbe di essere rovinato. E credeteci. I commenti sanno essere “spietati” anche se siete degli adoni o delle Top Model.

Non ci si tuffa in acqua. Ne da riva, ne dai ponti. Vi fate male (nella migliore delle ipotesi). E quell’acqua tanto agognata  da parte vostra, prima o poi dovete saperlo… ha sopportato altrettanti milioni di turisti prima di voi, che sono andati in bagno.

Non si circola in bicicletta ne sui pattini.  Buon senso di comportamento. Ci sono anche bambini e persone anziane per strada. E anche in questo caso non stupitevi se vi arriva una multa dai Vigili Urbani.

I trolley non si trascinano sui gradini dei ponti come fosse una zavorra o un crocefisso da via crucis, ma si accompagnano davanti a sé. I ponti di Venezia infatti, dopo aver resitito indenni per secoli, da qualche anno sono oggetto di continua manutenzione. Molto spesso i gradini vengono rotti e su quei gradini rotti la gente scivola e cade. E il più delle volte si tiene, come souvenir, una frattura e nessun risarcimento da parte dell’assicurazione.

Quando si incrocia una persona che trasporta materiale sui classici carrelletti a due ruote, bisognerebbe fargli spazio. Lui sta lavorando, non è in vacanza. E probabilmente sta anche facendo fatica. E tra l’altro non è infallibile e potrebbe farvi male venedovi addosso.

Sui vaporetti lo zaino non va tenuto in spalla ma portato a mano. Questa regola, ve la spieghiamo: poichè i veneziani sono certi che tempo che il vaporetto molli gli ormeggi, voi vi mettiate a guardare la città continuando a muovervi (è inevitabile n.d.r.) indicando a destra e a sinistra; lo zaino che tenete sulle spalle come un compasso, farà gli stessi movimenti alle vostre spalle andando addosso alla gente e facendo male. Levatevelo! Come ve lo levereste entrando in casa. Ma c’è anche un motivo davvero di buon senso, meno immaginabile da chi non vive a Venezia: se malauguratamente cadete in acqua con lo zaino in spalla andrete sott’acqua come un sasso.

Non si getta nessun tipo di immondizia (compresi i mozziconi delle sigarette!) né per terra né tanto meno in acqua (regola di comportamento di un’ovvietà disarmante, ma per capire quanto poco sia rispettata basta guardare quanta immondizia galleggia nei rii…).  E vero che ci sono pochi cestini, ma ci sono!

E’ vietato dar da mangiare ai piccioni.

Le vere da pozzo non sono “aree di sosta” ma pezzi di storia, e in alcuni casi vere e proprie opere d’arte, e come tali vanno rispettate. Perciò non arrampicatevici. Non saltateci sopra. Non fate per forza gli spiritosi per la foto più divertente da postare nei social. Tutto ciò fa imbufalire i veneziani.

Se non sapete come comportarvi, immaginate che cosa fareste, se foste a casa vostra. Questo davvero è forse il più importante paradigma per capire il punto di vista dei veneziani su come come vedono alcuni turisti con atteggiamenti certe volte al limite della decenza. E tutto sommato noi di LiveinVenice.it, riteniamo che questo ultimo consiglio sia una regola di assoluta civiltà non solo per visitare Venezia, ma per avere la capacità di poter interagire con il resto del mondo. Non trovate?

Per tutto il resto, davvero, i veneziani sono le persone più gentili e tolleranti al mondo. E presi nel modo giusto sono anche capaci di svelarvi un modo tutto nuovo e originale per visitare questa città. Venezia! Ricordatelo, ammirare la sua bellezza non è un diritto acquisito ma una concessione tramandata da secoli.

 

 

 

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