Originally posted on 25 Settembre 2015 @ 10:40
Carrer Bike – Su misura ed interamente realizzata con legno pregiato abilmente creato da maestri d’ascia di un cantiere navale.
Esiste da poco tempo una bicicletta, che abbina allo stesso tempo, un telaio artigianale in legno, strumenti moderni, una buona dose di concetto di green economy, oltre che di passione, amore e studio.
Ci sono voluti più di due anni di rigorose ricerche. È numerata, da collezione, fatta per durare e acquistare valore nel tempo.
Carrer Bike, riassume in meglio del Made in Italy con un occhio alle eccellenze estere.
Ha il cuore in Italia e guarda anche al meglio che c’è all’estero, con il proposito di diventare brand internazionale, Carrer Bike, la nuova bicicletta che unisce l’essenza dell’artigianalità italiana, -il telaio è realizzato in legno da maestri d’ascia – all’accurata selezione dei particolari e alla componentistica di alto livello.
I quattro modelli Bibione, Maranello, Milano e Valgrande, si acquistano, con tempi di attesa di circa tre mesi, on-line e nel cantiere di produzione tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove per oltre due anni il progetto ha preso forma. Costo: a partire da 6.000 euro.
Carrer Bike nasce dall’idea di Gianni Carrer, imprenditore, laurea in architettura e passione per le barche in legno, ed è stata realizzata grazie all’incontro con i maestri d’ascia Attilio e Renato Perin, nati professionalmente nel cantiere navale Camuffo, il più antico al mondo.
La ricerca di Gianni Carrer è durata più di due anni e ha riguardato la costituzione del team di lavoro che annovera professionisti tra i migliori dei rispettivi settori e soprattutto la messa a punto del pezzo forte: il telaio di Carrer Bike in legno, unico, così come ogni albero unico è in natura.
Perché il legno? Nessun altro materiale può avere le sfumature, il calore e la piacevolezza al tatto del legno, materiale vivo, naturale, elegante, bello, resistente e dinamico. Perché un telaio in legno? Il telaio in legno rende la pedalata morbida e confortevole, grazie alle caratteristiche intrinseche del materiale, che interrompono le vibrazioni trasmesse dalla strada alle ruote. Poi, un telaio in legno è irripetibile: la dimensione di un nodo, il colore di una venatura sono elementi che lo impreziosiscono, rendendolo assolutamente originale.
Per le Carrer Bike sono state provate tante essenze e poi scelte quelle più “stabili”: Rovere, Frassino, Wengé, Olmo, Ebiara; i legni sono selezionati con cura, l’attenzione alla stagionatura è massima: la stabilità del materiale è indispensabile per rendere una Carrer Bike bella da vedere ed eccezionale da usare.
Tutte le parti in legno sono rigorosamente costruite a mano e passano controlli di tolleranza paragonabili ai migliori maestri dell’arte orologiera.
La chiusura dei telai e l’installazione della componentistica è la parte conclusiva del processo di verifica della qualità, completando poi il tutto e dando alla bicicletta quel tocco di eccellenza tipico del nostro saper fare “Made in Italy”.
Ogni processo di assemblaggio non è lasciato al caso: il montaggio è fatto seguendo ogni particolare e la verniciatura finale un passaggio lento – paragonabile a quello delle barche- fatto aspettando pazientemente l’asciugatura di ogni mano, prima di passare ad un’altra.
Ogni elemento è fatto a regola d’arte e per quanto possibile, fatto in Italia, e più precisamente le alchimie che hanno generato l’idea sono tutte strettamente italiane – designer, artigiani, concept – e a queste si sono aggiunti elementi esteri d’eccellenza (es. le selle Brooks, produzione UK e proprietà italiana). C’è grande attenzione all’artigianalità e alla manualità: il telaio è lavorato a mano; le ruote assemblate ed assestate da mani esperte, la componentistica adeguata e accuratamente scelta. Una ricerca lunga che alla fine ha pagato con la bellezza del prodotto finale. La qualità di ogni Carrer Bike è garantita da una serie scrupolosa di collaudi effettuati in laboratorio e in corso del montaggio.
A parte i test previsti dalla severa normativa vigente, le bici sono sottoposte a particolari prove di resistenza ad urti, usura, variazioni climatiche, resistenza agli agenti corrosivi dell’uso quotidiano e test sul strada condotti da ciclisti professionisti.
Carrer Bike è una bicicletta destinata a durare nel tempo e non per essere un prodotto di passaggio, e ad essere tramandata da padre in figlio.
I QUATTRO MODELLI
Bibione – E’ il modello in Ebiara, legno dalla buona resistenza meccanica e venature eleganti.
Riporta fregi verniciati in colore bianco come il cerchione che monta gomme Maxxis Detonator. La sella è una Brooks Cambium in gomma naturale e cotone organico, completa di borsa porta attrezzi. Forcelle in carbonio Columbus. Il gruppo è l’intramontabile Campagnolo Veloce. Reggisella e piega FSA. Porta il nome della località balneare veneta sede della Carrer Bike.
Maranello – La più sportiva e performante tra i modelli Carrer. Monta componentistica di fascia superiore adatta a chi desidera un utilizzo più agonistico. Il legno di Olmo, tenace e resistente, conferisce grande aggressività. Riporta fregi verniciati in colore nero. Le ruote sono Campagnolo Bora One 50 con gomme Maxxis Detonator. Sella Italia Superflow, forcelle in carbonio Columbus. Il gruppo è l’ottimo Chorus Campagnolo. Reggisella e piega FSA.
Il legno è l’Iroko dall’elevata durevolezza ma che si fa lavorare bene, è destinato a durare nel tempo, ottima la stabilità alle escursioni termiche. I fregi si differenziano dagli altri modelli per le scritte in corsivo poste sul carro posteriore. Cerchi in alluminio satinato, gruppo Campagnolo Veloce, Reggisella e piega FSA.
Curiosità – La società di produzione della Carrer Bike ha sede a Bibione (Venezia), il cantiere nautico di produzione delle biciclette ha sede a San Giorgio di Nogaro (UD). Concept è di Gianni Carrer, classe 1961, studi tecnici e laurea in architettura. E’ lui l’ideatore della bicicletta che porta il suo nome.
La realizzazione dei telai Carrer Bike è di Attilio e Renato Perin, maestri d’ascia, un mestiere che affonda le radici nell’antichità, oggi sempre più raro. Abili artigiani dello scafo, i Perin si sono formati nei Cantieri Camuffo, i più antichi al mondo. Hanno organizzazione, manualità e precisione, ma soprattutto passione e conoscenza per il mestiere, il legno e le barche.
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