Originally posted on 17 Febbraio 2018 @ 16:57
Di origine naturale, questi prodotti sono composti da un mix di oli di differente provenienza; tra i più diffusi c’è l’olio di Argan di origine marocchina.
L’olio di Argan si ricava da un albero chiamato Argania Spinosa, molto diffuso nella zona a sud-ovest del Marocco, nonostante la scarsità d’ acqua nel sottosuolo questa pianta è molto longeva.
Una pianta che può arrivare fino a 150-200 anni d’età.
Il frutto che produce è una bacca di colore verde simile ad un oliva ma con dimensioni maggiori, al suo interno è contenuto un nocciolo molto duro che a sua volta contiene due o più mandorle da cui viene ricavato l’ olio d’ argan.
DALLA RACCOLTA DEI FRUTTI…ALL’ OLIO D’ ARGAN
In Marocco, le donne raccolgono i frutti quando sono ormai secchi e caduti a terra. Eventuali noci senza frutto non vengono raccolte perché sono probabilmente i resti di ciò che hanno mangiato le capre che essendo molto ghiotte dei frutti dell’ Argania sono solite arrampicarsi sugli alberi per mangiarle.
Ad oggi la raccolta viene ancora svolta manualmente. Da donne berbere della zona che si sono riunite in cooperative di lavoro. I frutti vengono messi in sacchi e trasportati fino ai centri di lavorazione per mezzo di asini o moderni mezzi di trasporto.
Per ottenere mezzo litro di olio d’ argan sono necessari 50kg di bacche.
Il metodo tradizionale prevede che le donne con velocissimi movimenti manuali e l’ aiuto di un sasso rompano i gusci duri dei noccioli ed estraggano le mandorle. Verranno successivamente inserite all’ interno di un tipico strumento che attraverso lo sfregamento meccanico e l’ aggiunta d’ acqua produce una pasta chiamata “Malaxage”. Dalla quale si estrae l’ olio d’ argan.
Gli scarti della lavorazione, composti da gusci dei frutti secchi e i residui dei noccioli aperti, vengono adoperati dalla popolazione locale come alimento da bestiame e per accendere il fuoco.
La pasta Malaxage, invece, è usata come ingrediente nella ricetta tradizionale del Sapone nero*, tipico delle regioni nord africane e medio orientali, utilizzato nell’ Hammam.
L’olio di argan puro*, ottenuto con metodo tradizionale, contiene una rilevante percentuale di acqua che ne limita la conservazione nel tempo, per i naturali fenomeni di ossidazione. Pertanto le donne berbere conservavano i frutti per tutto l’anno e producevano piccole quantità di olio in base ai bisogni di consumo della loro famiglia.
A partire dagli anni 2000, al metodo di lavorazione manuale si è progressivamente affiancato il metodo di estrazione moderno che prevede l’impiego di diversi macchinari. Le mandorle ottenute dall’apertura dei noccioli vengono lavorate attraverso una tramoggia che le macina e spreme progressivamente, sino all’ottenimento dell’olio. Che viene successivamente filtrato per eliminare i frammenti della lavorazione.
Con la procedura di estrazione meccanica non si deve aggiungere acqua per la lavorazione del malaxage, ottenendo così un olio di argan capace di conservarsi molto più a lungo rispetto a quello ottenuto con il metodo tradizionale. Inoltre è dimostrato che i metodi moderni ed industriali, tramite pressa, non si alterano le caratteristiche fisico-chimiche dell’olio di argan.
L’olio di argan in cucina…
Per ottenere l’olio di Argan* per uso alimentare è necessario tostare i semi, ecco perché rispetto a quello cosmetico ha un colore più scuro ed un odore torrefatto. Può essere utilizzato come condimento per il pane, il couscous e le insalate.
Inoltre dalla macinazione di mandorle tostate e olio di argan, i locali ottengono l’Amlou*, una spessa pasta marrone con una consistenza simile al burro di arachidi, che viene consumata con il pane.
Olio di argan in comesi…
L’azione anti-età* sarebbe svolta dalle sostanze antiossidanti contenute nell’olio di argan, vale a dire sostanze come tocoferoli, vitamina E, acidi grassi e flavonoidi.
Questi composti svolgono un’azione efficace per prevenire l’invecchiamento dei tessuti cutanei andando a contrastare la formazione dei radicali liberi.
ALCUNI CONSIGLI…
COME SCEGLIERE IL MIGLIORE?… leggendo l’ etichetta
l’unico modo è leggere l’ etichetta e riconoscere la sua posizione all’ interno dell’ INCI (elenco degli ingredienti), solo se trovate scritto Argania spinosa Kernel oil tra le prime righe significa che il prodotto che state per acquistare contiene una grande quantità di questo olio e quindi ciò garantisce il massimo effetto.
Nel mondo dei cosmetici sono disponibili (anche se poco diffuse) le forme idrogenate o ozonizzate dell’olio, indicate con i nomi INCI: ozonized argan oil , hydrogenated argania spinosa kernel oil.
invece in alcuni saponi e bagnoschiuma è possibile trovare anche questo ingrediente ottenuto sempre dall’ argan, in questo contesto il suo nome INCI sarà sodium arganate.
N.B. I link con l’asterisco (*) si riferiscono a prodotti commerciali disponibili su Amazon.it
Attualmente lavoro in un centro estetico dove eseguo trattamenti viso corpo.
La passione per l’estetica mi accompagna da sempre e cerco di trasmetterla agli altri.
Se volete contattarmi per informazioni dubbi o consigli mi potete scrivere compilando il form qui sotto. Grazie.
Errore: Modulo di contatto non trovato.
Pubblicato il: 17 febbraio 2018
Voi che ne pensate? Se l’argomento vi piace, lasciate un commento qui a fondo pagina e anche un mi piace o condividete questa notizia. E non dimenticate di iscrivervi al canale e di seguirci su www.liveinvenice.it